La storia del ponte Amerigo Vespucci
Uno degli ultimi ponti costruiti
sabato 17 settembre 2016 17:12
Il ponte Amerigo Vespucci è stato uno dei ultimi ponti costruiti nella città di Firenze e collega il quartiere di San Frediano al resto della città.
L'idea di realizzare un ponte che collegasse l'antico e storico quartiere di Firenze al resto della città risale al 1908: in quell'anno si era infatti progetto un grandioso piano di riqualificazione per la zona. Ma il progetto non vide mai la luce, San Frediano mantenne le sue tradizioni e i suoi problemi e rimase separato dall'altro lato della città dal fiume Arno.
Il "ponte di Malegnano" fu il nonno dell'attuale ponte e fu costruito nel 1948 con i detriti e i materiali riciclati dagli altri ponti sospesi che i tedeschi avevano fatto salvare. Il ponte fu utilizzato come unione delle sponde dell'Arno al posto del Ponte alla Carraia ( trovate la sua storia qui) e del ponte San Niccolò che erano in fase di ricostruzione.
Soltanto negli anni '50 fu indetto un concorso per la costruzione di un nuovo ponte, stavolta definitivo. E, dato che in quegli anni ricorrevano i 500 anni della nascita di Amerigo Vespucci, si decise che al navigatore fiorentino sarebbe stato intitolato il nuovo ponte. Il progetto vincente fu quello degli architetti Giorgio Giuseppe Gori, Enzo Gori e Ernesto Nelli e dell'ingegnere Riccardo Morandi, che pensarono ad un'opera non invasiva, simile ad un nastro o ad una strada.
Il nuovo ponte fu realizzato dal 1955 al 1957 con una larghezza massima di 22,50 metri, un'altezza di 9,50 e le sue tre campate, ciascuna di 54,30 metri di luce. Il ponte si prefiggeva di unire il bnuovo all'antico, per questo alcuni dettagli ricordano dettagli di Firenze: gli speroni taglia acqua sono ispirati alle pile di Ponte Vecchio, il parapetto in ferro è molto simile alla ringhiera del ninfeo che si può trovare in Palazzo Pitti e la pavimentazione in porfido è tipica delle vie del quartiere di San Frediano.
Dalla parte del Lungarno Soderini si trova un pannello in cemento e bronzo con indicate le terre del Nuovo Mondo scoperte da Amerigo Vespucci.
Sulle spallette da ambo i lati del ponte a sinistra sono incisi i nomi degli architetti e dell’ingegnere progettista, a destra il nome conferito al ponte e la data 1957.