Firenze, ecco la Big Clay di Urs Fischer: 12 metri di alluminio in piazza della Signoria
Al via la mostra Urs Fischer in Florence
venerdì 22 settembre 2017 14:40
Con i suoi 12 metri di metallo svetta davanti alla Torre di Arnolfo, pronta per essere amata e odiata dai fiorentini, e da qualcuno, forse, anche presa in giro.
E' Big Clay #4, la monumentale scultura approdata a Firenze, in piazza della Signoria. L'opera, già esposta a New York ma per la prima volta in Europa, porta la firma di Urs Fischer, l'artista svizzero protagonista della nuova edizione di In Florence, evento di arte contemporanea che torna a due anni di distanza dalla, chiacchierata, mostra di Jeff Koons.
Ideato da Fabrizio Moretti e Sergio Risaliti, in concomitanza con la trentesima Biennale Internazionale dell'Antiquariato, promosso dal Comune di Firenze e organizzato dall'Associazione Mus.e, Urs Fischer In Florence vede in piazza della Signoria, oltre all'imponente scultura in alluminio, due opere più piccole poste sull'Arengario di Palazzo Vecchio, tra la riproduzione del David di Michelangelo e quella di Giuditta e Oloferne di Donatello.
Si tratta di 2 Tuscan Men, due figure umane realizzate in cera, Fabrizio e Francesco, rappresentanti Fabrizio Moretti e Francesco Bonami, ideatore e curatore del progetto. Accese, letteralmente, questa mattina dal sindaco Nardella, le due statue si consumeranno lentamente per tutta la durata della mostra.
"Questo è un progetto ambizioso - ha affermato il sindaco Dario Nardella - ovvero promuovere l'arte contemporanea coniugandola con il passato. Urs Fischer è uno dei più grandi artisti viventi, lo ospitiamo per onorare la nostra città che è sempre stata capitale del mondo quando è stata contemporanea, e tutta l'arte è contemporanea quando viene creata e presentata al mondo intero. Continuiamo con tenacia questo progetto di coniugare arte contemporanea con Rinascimento perché pensiamo che Firenze viva ancora oggi il suo Rinascimento, Firenze rinasce ogni giorno grazie all'arte. Sono emozionato ma pronto al dibattito e alle polemiche che so che ci saranno, perché la grande arte fa sempre discutere. Partiamo da questo progetto per un confronto tra l'arte di ieri e di oggi, e credo che il compito dei politici sia creare con coraggio le condizioni perché gli artisti possano lanciare il proprio messaggio, perché libertà dell'arte è fondamentale. Piazza Signoria si presenta ancora una volta come una moderna agorà, e non portiamo il degrado qui, ma creiamo spazio per l'arte e la discussione. Un signore mi ha detto stamani 'sindaco non ce n'era mica bisogno', ma penso che l'arte possa non piacere e si può criticare, ma quando una società pensa di non avere bisogno di emozioni, diventa povera. Abbiamo bisogno di condividere le emozioni, fanno sempre bene. Non siamo solo un museo ammuffito del nostro passato, di cui non dobbiamo essere schiavi. Siamo testimoni del passato ma dobbiamo continuare ad arricchirci".
Urs Fischer, reso famoso nel 2011 quando alla Biennale di Venezia ha fatto sciogliere una copia in cera del Ratto delle Sabine del Giambologna, era presente questa mattina a Firenze per dare il via alla mostra, che andrà avanti fino al 21 gennaio 2018.
"La grande scultura Big Clay #4, le cui forme hanno contemporaneamente qualcosa di primordiale e di infantile - spiega Bonami - è soltanto apparentemente monumentale. In realtà è un monumento alla semplicità e alla primordialità del gesto umano che plasma la forma. Uno sguardo più approfondito della superficie di alluminio dell'opera scoprirà le impronte digitali dell'artista. La scultura infatti è l'ingrandimento di piccoli pezzi di creta modellati dall'artista nel suo studio. Un monumento alla manualità e all'azione creativa più semplice e quotidiana".