Unity in Diversity, a Fès il premio La Pira. Nardella incontra il sindaco marocchino
Premio La Pira anche a Palermo per lo spirito di accoglienza
martedì 07 novembre 2017 19:15
Per la prima volta quest’anno a Unity in Diversity, in occasione del 40esimo dalla scomparsa del sindaco Giorgio La Pira, il premio La Pira è stato consegnato a due sindaci, uno italiano e uno straniero.
Il sindaco Dario Nardella ha consegnato, nel salone dei Cinquecento, il premio alla città di Palermo e alla città di Fès.
A ritirarlo per la città di Palermo il sindaco Leoluca Orlando. “Alla Città di Palermo, per la sua storia millenaria che ne fa una delle capitali più importanti e resilienti del Mediterraneo, per il recente impulso all’innovazione tecnologica nei servizi e per le iniziative, anche internazionali, volte a migliorarne la sicurezza, come Safer Cities, con responsabilità per Europa e Africa” ha detto Nardella spiegando le motivazioni. Inoltre “Come capoluogo della Regione che ha dato i natali al sindaco La Pira – ha aggiunto Nardella - e per lo spirito di accoglienza e tolleranza con cui la città ha saputo affrontare il crescente flusso di migranti economici e richiedenti asilo che ha recentemente interessato anche Palermo almeno quanto altre città del Sud d’Italia. Infine, anche la sua designazione a capitale della cultura italiana per il 2018 insieme al recente inserimento del percorso arabo-normanno di Palermo testimoniano la vitalità e la ricchezza culturale di una delle più antiche capitali del Mediterraneo”.
A ritirare il premio La Pira per conto della Città di Fès c’era il sindaco El Azami El Idrissi. “A Fès – ha spiegato Nardella - faro culturale e capitale religiosa del Marocco, esempio di tolleranza e pacifica convivenza secolare di numerose comunità diverse. Per il contributo culturale alla società marocchina – ha aggiunto Nardella spiegando le motivazioni - la più stabile di quelle della sponda sud del Mediterraneo, anche grazie alla sua prestigiosa e antica università cui di recente si è aggiunta quella Euromediterranea che proietta ancora di più Fès tra le città più importanti del Nord Africa, anche per i rapporti con l’Unione Europea”.
“Da Fès e dal Marocco sono partiti i Dialoghi mediterranei del sindaco La Pira che grazie al rapporto con la casa reale marocchina ha potuto gettare le basi per quegli eventi allora straordinari di cui raccogliamo oggi i frutti. Per l’amicizia di Fès per Firenze, suggellata da La Pira e dal Re Hassan II che furono ispiratori e testimoni del patto di gemellaggio che le unisce; un’amicizia mantenuta e rinnovata nel corso dei decenni e di recente arricchita da nuovi terreni di cooperazione come la partecipazione del Dipartimento di Architettura dell’università di Firenze all’Università Euromediterranea di Fès – ha concluso il sindaco di Firenze - l’accordo tra le rispettive associazioni di industriali firmato nel corso della recente visita e i progetti comuni individuati in quell’occasione su cui le due città sono al lavoro”.
Il sindaco fiorentino Dario Nardella e il primo cittadino di Fès El Azami El Idrissi hanno poi avuto un incontro personale. Scoprire nuovi terreni di collaborazione e di scambi in settori come il turismo, la cultura, l’artigianato, il commercio e mettere in campo sinergie per cercare nuove opportunità di investimenti in Marocco, sono stati alcuni dei temi affrontati.