Maxi controlli sui rifiuti: discariche abusive, 8 denunce e due aree industriali sequestrate
Controlli con elicotteri e Forestale
mercoledì 10 ottobre 2018 11:57
Campagna straordinaria di controllo del territorio in materia di gestione dei rifiuti speciali nel mese di settembre 2018 da parte dei Carabinieri di Firenze, con l’impiego di personale della linea territoriale, del 4° Nucleo Elicotteri di Pisa, del NOE di Firenze e del Gruppo Carabinieri Forestale di Firenze, in attuazione a quanto disposto dal Comando Generale dell’Arma a livello nazionale.
“I controlli sono stati finalizzati a verificare la presenza di discariche abusive, depositi incontrollati e abbandoni di rifiuti, nonché alla verifica dell’esatta applicazione della normativa di settore riguardante prevenzione dei rischi presso gli impianti di gestione di rifiuti. Nel corso del servizio, che ha riguardato l’intera provincia, sono stati eseguiti controlli su 63 obiettivi, in particolare su 6 di essi sono state rilevate infrazioni di carattere penale che hanno portato alla denuncia in stato di libertà di 8 persone (accusate a vario titolo di gestione non autorizzata di rifiuti, invasione di terreni, deturpamento di beni altrui, danneggiamento e ricettazione) e al sequestro di due aree industriali contenenti, nel complesso circa 850 m3 di rifiuti, illecitamente gestiti con grave pregiudizio per la salute pubblica e per l’ambiente”, scrivono i Carabinieri.
A Sesto Fiorentino, in un'area produttiva della zona industriale dell'Osmannoro, “all’interno di due capannoni appartenenti ad una società in liquidazione, è stata rilevata la presenza abusiva di un operaio di un’azienda di Signa che opera nel campo del commercio dei rifiuti speciali ferrosi non pericolosi, il quale senza nessun titolo operava su alcuni cumuli di rifiuti costituiti da rottami di macchinari e vecchie scaffalature in metallo riconducibili all’azienda fallita. Pertanto si è proceduto al sequestro preventivo dell’area e dei rifiuti ivi contenuti deferendo a piede libero tre soggetti, un italiano e due stranieri, per violazioni alla normativa ambientale nonché per danneggiamento e invasione di terreni”, scrivono i Carabinieri.
In seguito, nella zona artigianale di Cerreto Guidi, in un “impianto di recupero di rifiuti speciali non pericolosi, è stato accertato che un'azienda stava gestendo quantitativi di materiali, costituiti da rifiuti di matrice plastica, di gran lunga superiori rispetto al limite imposto dall’autorizzazione, esponendo a grave rischio i lavoratori e la stabilità della struttura e di conseguenza un altrettanto rilevante pregiudizio per l’ambiente. Per tale motivo i Carabinieri Forestali hanno proceduto al sequestro di iniziativa dell’impianto ed al deferimento in stato di libertà del rappresentante legale”.