La famiglia de Pazzi a Firenze
Soldati, mercanti, santi e assassini
lunedì 12 novembre 2018 12:30
I Pazzi erano una famiglia fiorentina di nobili ed antiche origini. Il primo rappresentantedi cui li storici hanno nota è Pazzino de' Pazzi che partecipò alle Crociate riportando a Firenze delle schegge del muro della città. Quelle schegge di silicio vengono usate per dare innesco alla colombella che dà il via allo Scoppio del Carro, ogni anno a Pasqua, a Firenze.
Lasciarono il loro marchio anche nella battaglia di Monteaperti nel 1260: Jacopo dei Pazzi fu uno degli uomini più valenti in quella battaglia, ove morì.
I Pazzi, però, non erano una famiglia di soldati. Erano principalmente mercanti e avevano un loro banco d'affari ( ovvero un'attuale banca). Mecenati dell'arte e dell'architettura, ingaggiarono Brunelleschi per realizzare la Cappella dei Pazzi nella Chiesa di Santa Croce.
Questo prima della Congiura che Francesco dei Pazzi ideò nella Villa la Loggia, a pochi chilimetri da Firenze. Una congiura disordinata, con molti problemi ma che alla fine porta alla morte di Giuliano de Medici e al ferimento di Lorenzo il Magnifico.
Ma non basta: i cittadini di Firenze si ribellano alla congiura e danno la caccia ad ogni congiurato. La Pasqua del 1478 segnò la fine per la famiglia dei Pazzi: Jacopo e Francesco furono impiccati alle finestre di Palazzo Vecchio ( come ricorda Hannibal Lecter nell'ominimo film) e tutti i beni della famiglia vengono confiscati.
Si salvarono solo Guglielmo dei Medici ( sposato alla sorella di Lorenzo, Bianca de Medici) e Raffaele de Pazzi che all'epoca aveva 7 anni e che diventerà un soldato al servizio di papa Giulio II partecipando alla conquista di Bologna, morendo nel 1512 nella battaglia di Ravenna contro i francesi.
L'ultima grande esponente della famiglia è una donna, una santa, quasi a purificare la scia di sangue che bagnò Firenze: si tratta di Maria Maddalena de Pazzi, monaca carmelitana e scrittrice di Lettere ed estasi.